IL PRIMO DESIGN RESTAURANT INDIANO IN ITALIA
Di Chef Kumalé
Con l’apertura del nuovo design restaurant Karmacola nasce a Torino il primo esempio in Italia di locale indiano che s’ispira alla new generation di ristoranti londinesi, fedeli alle atmosfere del Masala Zone di Soho, decisamente cool & fashion, che tentano di coniugare un nuovo stile e gusto nelle ambientazioni mantenendo però tradizionale, almeno in questa fase iniziale, la tipologia delle specialità nel menù.
I portoncini esterni non lasciano trasparire l’imponenza degli spazi interni; entrando infatti l’impressione è quella di trovarsi in un cinema multipiano più che in un ristorante. Si scende da un ampio scalone lasciando alla propria destra una sala privé riservata ai gruppi più o meno formali. Giù in basso, tra strutture e conduzioni metalliche futuribili l’ambiente rimane comunque caldo-temperato, niente statue votive delle numerose divinità tradizionali o mobili in legno dell’epoca Moghul.
Alle pareti in tinta pastello con macchie di graffiti e cartellonistica in hindi, solo qualche antico portale sverniciato, carrettini di street food allestiti con polveri colorate. Si accede alle spaziose sale del ristorante, in grado di accogliere circa centoventi coperti, varcando un bar salotto chill-out style, idoneo per l’aperitivo o per dopocena intriganti. Con questa nuova avventura si volta pagina, lasciata alle spalle l’esperienza di Passaggio in India di uno dei soci fuoriusciti, la scommessa sarà quella di sondare la reazione del pubblico di fronte a questa inedita versione di indian restaurant, quella mediatica non potrà che essere positiva.
La proprietà garantisce e mette in evidenza sotto forma di marchio «Guaranted» la propria attenzione alla tipicità e qualità del cibo, con un menù che ripropone i classici della cucina punjabi del Nord del continente India. Oltre alla novità delle soluzioni ambientali la gestione punta sul contenimento dei costi dei menù, per farsi spazio nel panorama sempre più variegato della ristorazione più spicy al mondo, mentre nuovi locali già appaiono all’orizzonte.